GRAZIE “VITA”!

V come “Vangelo”! Sì, perché ogni vita è un vangelo, ogni vita è sempre una buona notizia, ogni vita è la buona notizia che Dio rivolge al mondo! Ma non solo… ogni vita è chiamata a divenire in pienezza questo Vangelo, cioè a fare propri i passi di Gesù che vanno incontro ad ogni uomo ferito, a fare proprie le sue scelte così audaci e coraggiose, a fare propri i suoi gesti carichi di infinita tenerezza e di misericordia per tutti.

I come “Innamorati”! Sì, perché solo chi è innamorato sa gustare la vita, sa trasmetterla agli altri, sa spezzarla per l’amato. Vivo è solamente chi sa innamorarsi delle cose belle, del creato, degli uomini, dei capolavori di Dio… C’è vita solo lì dove il cuore batte più forte, lì dove prendi decisioni perché sei spinto da un bene più grande, lì dove l’Innamorato per eccellenza dell’uomo, Dio, ti chiama per far risplendere nuovamente il sorriso sul volto dei più poveri.

T come “Tau”, ultima lettera dell’alfabeto ebraico che rappresenta il compimento dell’intera parola rivelata di Dio. Una lettera piccola, ma che dice pienezza, dice “salvato”. E’ anche il modo con cui si firmava l’infinitamente piccolo, Francesco d’Assisi, perché convinto fin dentro le stimmate della sua carne, che solo il Crocifisso é in grado di donare la salvezza agli uomini. Francesco, uomo fatto di terra e rivestito di cielo, ci ricorda che la vita è lì dove riesci a baciare il lebbroso che incontri sulla tua strada, la vita è lì dove le tue mani toccano e amano anche le ferite del fratello, la vita è lì dove con il tuo abbraccio sei capace di fare sentire l’altro amato, importante ed unico.

A come “Amore”, perché ogni vita ha senso solo se spesa per amore, perché, come dice la Scrittura, “chi non ama rimane nella morte” (1 Gv. 3,14). Allora scopriamo che non siamo vivi perché abbiamo la salute, il denaro, la carriera, il successo… siamo vivi solamente nella misura in cui amiamo e ci lasciamo amare dagli altri. Davvero forte questo versetto della lettera di San Giovanni… in cui la morte non viene contrapposta alla vita, come di solito pensiamo noi, ma viene contrapposta al “non amare”. E se è vero che, “mors et vita duello”, che la vita e la morte in Cristo hanno combattuto un mirabile duello, è soprattutto vero che solo Dio ha potuto vincere in questa lotta, semplicemente perché Dio è amore.

E allora, dalle sillabe iniziali di: “VITA” nasce un augurio impegnativo ed entusiasmante:
– vivi, perché innamorati del Vangelo, diventiamo a nostra volta missionari della buona notizia per questo mondo…
– vivi, perché salvati dall’Amore, ci trasformiamo in dono d’amore per ogni fratello.

E buona vita a tutti.
Don Mauro

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