Mentre il Piano pastorale parrocchiale rimane un documento più orientativo che prescrittivo, il fine del Programma pastorale annuale è quello di rispondere all’attesa di indicazioni concrete, scegliendo anno per anno di attuare alcune delle indicazioni del Piano, anche alla luce dei vari appuntamenti e ricorrenze che ogni anno la Parrocchia è chiamata a vivere, della scelta di lavorare su alcuni ambiti come StAzZa (ovvero le Parrocchie di Stezzano, Azzano San Paolo e Zanica), nonché delle indicazioni che provengono dalla Chiesa diocesana, nazionale e universale.

Il programma pastorale, perciò, entra nel concreto, scansionando i vari momenti dell’anno pastorale, dando ordine alle varie attività e proposte e cercando il più possibile di evitare che si continuino a sommare cose nuove alle tante che già ci sono.

LA VITA È IL COMPIMENTO DI UN SOGNO DI GIOVINEZZA…
San Giovanni XXIII

UNO SGUARDO CHE GENERA
Lettera pastorale parrocciale per l’anno 2018-19

Iniziamo il nuovo anno pastorale in comunione con tutta la Chiesa che dal 3 al 28 ottobre prossimi vivrà il Sinodo dei Vescovi sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

Su indicazione di papa Francesco ci si sta preparando a vivere questo appuntamento nella convinzione che, se la comunità cristiana vuole continuare ad essere credibile agli occhi dei giovani e aiutarli a trovare la loro strada, deve avere l’onestà e l’intelligenza di mettersi in cammino insieme a loro. Anzi, deve avere il coraggio di trasformare tutta la propria vita in un cammino alla ricerca di Dio.

È ciò che viene chiamato “discernimento” e appartiene fin dai tempi antichi al patrimonio della comunità dei credenti. Solo riscoprendo questo stile, la Chiesa potrà aiutare i giovani a camminare verso la meta che è la medesima per tutti: la santità.

Questa tensione verso l’alto porta con sé l’esigenza di essere, in un certo senso, più “smart” (se vogliamo usare un termine “all’avanguardia”…), cioè capaci di vivere in modo dinamico, non temendo di confrontarsi con l’intero mondo dei giovani, in tutte le sue variegate espressioni e condizioni. Si tratta del dinamismo dello Spirito, lo stesso che ha messo in movimento la comunità cristiana nel giorno di Pentecoste e che continua a vivacizzarla arricchendola dei suoi doni.

La convinzione che la giovinezza rimanga ancora oggi un tempo per la santità ci stimola a iniziare il nuovo anno pastorale chiedendo il dono di un rinnovato entusiasmo nel cammino di fede di tutti.

In questa prospettiva il nostro vescovo Francesco si rivolge a tutti i cristiani di Bergamo sottolineando come il termine “Chiesa” significhi “Convocazione”, intendendo con questo termine la risposta di tutto un popolo al suo Signore.

Il vescovo ci invita a riflettere sulla qualità del nostro essere Chiesa capace di testimoniare anche oggi che la vita è vocazione, intesa quale Parola e sguardo d’amore che Dio rivolge e posa su ogni persona.

In modo specifico, ci viene chiesto di interrogarci su come vengono vissuti i rapporti tra le generazioni nella nostra parrocchia. Non si tratta tanto di fare un’analisi sullo stile di vita dei giovani d’oggi quanto, piuttosto, di rendersi sempre più consapevoli che, nella comunità cristiana, adulti e giovani sono chiamati a camminare insieme.

La parola “vocazione”, continua il vescovo nella sua lettera pastorale alla diocesi, può oggi risuonare come “scandalo” in quanto, in un contesto nel quale l’individuo è impegnato nella rivendicazione della propria autonomia, la chiamata e l’intervento di Dio potrebbe apparire come qualcosa che toglie la libertà. In realtà, Dio risponde a questo scandalo con una “sorpresa”: ponendo il suo sguardo d’amore sull’individuo lo invita a riconoscere che, in realtà, nella vita donata a lui si realizza per ogni persona l’autonomia più grande che porta a compimento l’esercizio della propria libertà.

Figura particolare di riferimento è la Vergine Maria, colei che, per prima, ha accolto la Parola facendola interamente e totalmente sua per donarla a tutta l’umanità e i cui atteggiamenti cercheremo di fare maggiormente nostri attraverso i vari appuntamenti dell’anno pastorale.

In questo contesto il vescovo ci ricorda anche che, affinché la vita dei cristiani non appaia “separata” da tutto il resto, con il nuovo anno pastorale prenderà il via l’esperienza delle Comunità Ecclesiali Territoriali che, andando a sostituire i vecchi vicariati, vogliono aiutare la comunità cristiana a dialogare con le “Terre Esistenziali” nelle quali si sviluppa la vita degli uomini d’oggi. Accanto a questa esperienza, viene indicata ai sacerdoti la possibilità delle “fraternità sacerdotali” come aiuto e sostegno nel loro vivere la propria vocazione oggi.

Alla luce della tematica vocazionale vivremo alcuni appuntamenti significativi anche nella nostra parrocchia:

  • la ripresa delle attività formative con la festa della Madonna del Rosario a ottobre;

  • il percorso di formazione per gli adulti StAzZa sul tema: “Discernimento e vocazione”;

  • il tentativo di valorizzare maggiormente i tempi speciali che si vivono con le famiglie che accompagnano i figli nei primi anni di catechesi;

  • il tempo dell’Avvento alla scuola di Maria, Vergine dell’Annunciazione e della vocazione, con momenti di preghiera e testimonianza di come sia possibile anche oggi fidarsi di Gesù e di quanto propone;

  • il mese di gennaio con la settimana dell’oratorio e ’attenzione alle tematiche educative tenendo conto che la nostra comunità ha voluto fissare nel Progetto educativo dell’oratorio alcuni punti fermi circa l’educare con stile cristiano;

  • il percorso di preparazione al Matrimonio cristiano incentrato su un continuo e reciproco dialogo con le coppie che vi prendono parte;

  • il tempo degli Esercizi spirituali animati da un gruppo di missionarie e missionari saveriani;

  • i laboratori della fede a partire dalla figure vocazionali che gli uffici diocesani invitano ad approfondire;

  • la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana nel tempo pasquale che segna per tutti un annuale rinnovo delle promesse del proprio Battesimo e un ritorno all’origine della propria fede e chiamata vocazionale.

Accanto a queste attenzioni, dopo il sondaggio sulle modalità comunicative messe in atto dalla parrocchia per rendere sempre più partecipi dei vari appuntamenti della vita parrocchiale, ci si sta attivando per concretizzare le indicazioni raccolte e realizzare un nuovo sito internet della parrocchia.

Sta pure muovendo i primi passi un osservatorio sulla vita sociale e politica che, con la supervisione del patronato Acli, desidera mantener vivo l’interesse e attenzione a questa dimensione che pure non esula dal vivere cristiano.

Abbiamo la gioia di vivere questo anno dedicato alla vocazione annunciando la prossima Ordinazione sacerdotale del nostro Glauco Grazioli: accompagnandolo all’altare insieme alla sua famiglia, ringrazieremo il Signore che, attraverso i sacerdoti, desidera continuare a incontrare e guidare il suo popolo.

“La vita è il compimento di un sogno di giovinezza”: sono parole che papa Giovanni scriveva nel suo diario spirituale e che abbiamo riascoltato durante i giorni del passaggio delle sue reliquie in terra bergamasca: possa il nostro modo di pregare e celebrare, di annunciare la Parola, di vivere la carità testimoniare che ancora in noi vi è il desiderio di sognare, non perché la nostra fede si fonda su un desiderio vano ma sulla certezza che Gesù vivo è il primo a coltivare grandi sogni su ciascuno di noi e sulla Chiesa intera.

Buon anno pastorale!

I vostri sacerdoti