Sabato 22 febbraio 2020, presso l’oratorio di Verdellino, si è riunito il Consiglio Pastorale Territoriale, convocato dal Vicario Territoriale don Alberto Caravina.

All’incontro erano presenti numerosi consiglieri laici, i coordinatori delle Terre Esistenziali e il Vice Moderatore della Fraternità presbiterale.

Dopo la preghiera iniziale, il Vicario ha introdotto l’incontro riprendendo i motivi di fondo del percorso della Comunità Ecclesiale Territoriale.

Il Vescovo ha chiesto di provare a prendere sul serio le provocazioni di Papa Francesco, la cui bussola di orientamento si trova nell’Evangelii Gaudium. Il senso della Chiesa non è fine a sé stessa e il Papa chiede di riprendere la sfida del Vangelo che è essere al servizio della storia degli uomini. Il Vescovo riconosce che la Chiesa di Bergamo ha fatto tanto, ma il contesto delle nostre parrocchie è cambiato e la Chiesa si è chiusa attorno alle proprie opere, mentre la vita delle persone si gioca al di fuori di questo perimetro. Chiede quindi che alcuni laici e preti provino a ragionare sui mondi che sono fuori, che sono appunto le Terre Esistenziali (es. guardare oltre i confini degli oratori). È servizio del Vangelo per gli altri e per noi, perché anche noi dobbiamo lasciarci evangelizzare da ciò che sta capitando. È una necessità della Chiesa guardare fuori, non illudersi che tutto il Regno è dentro i nostri confini, riconoscere che lo Spirito sta lavorando, partecipare al sogno di Dio che avviene fuori. Si tratta allora di riconoscere i segni del Regno di Dio al di fuori dai nostri confini, il bene che sta avvenendo anche altrove, senza la preoccupazione di etichettarlo come cristiano, i luoghi ove sta germogliando la vita buona (“la vita bella” che non è “la bella vita”), con uno sguardo contemplativo. Quindi, mettersi a fianco per portare il nostro contributo e provare a coltivarli insieme, con responsabilità ed umiltà. Riconoscere, affiancare, coltivare, poi eventualmente seminare la speranza del Vangelo: questo è l’orizzonte di fondo.

A livello diocesano, dagli incontri dei Vicari Territoriali emergono stili e ritmi diversi, ed anche altre CET incontrano difficoltà: es. la composizione del CPT molto influenzata dagli impegni parrocchiali dei consiglieri, qualcuno ha lasciato, altri sono stati cooptati. Nel nostro CPT è possibile coinvolgere alcune altre persone, es. giovani e persone di altre nazioni e popoli, e il Vicario chiede che gli vengano segnalati dei nomi. È quindi necessario stare sereni e darsi il tempo necessario per percorrere sentieri che non siamo abituati come Chiesa.

Rispetto al lavoro della nostra CET, il baricentro si sposta dall’Assemblea alle 5 Terre Esistenziali, che sono il vero motore, con possibilità dei membri di spostarsi da una TE ad un’altra. Oggi prosegue il confronto all’interno dei gruppi di TE, la cui direzione comune è guardarsi attorno a 360° sul nostro territorio. Alcune CET hanno scelto un tema unico su cui far convergere i 5 gruppi (es. giovani, famiglia), noi vedremo per il prossimo anno. Le TE possono trovarsi alcuni incontri in più rispetto all’Assemblea (che ha in calendario 4 incontri all’anno), e il lavoro a gruppi è certamente più facile; ogni gruppo può utilizzare le modalità più opportune.

Sono seguiti quindi i lavori di gruppo delle TE con i Coordinatori.

Al termine della mattinata, il Vicario (che ha visitato i 5 gruppi) ha confermato che i lavori proseguono bene. È emersa l’esigenza dei consiglieri di sapere di più rispetto a quello che altri stanno facendo, sia in riferimento alle TE sia alle CET: questo non è facile, come anche fare sintesi. Don Cristiano Re ha creato occasioni diocesane di incontro fra i Coordinatori delle TE Lavoro e festa e Cittadinanza, ma è ancora un primo fermento.

La nostra prossima tappa è l’incontro con il Vescovo, il 22 maggio. Lo schema sarà: preghiera, ascolto della presentazione del lavoro svolto dalla CET, intervento del Vescovo, interventi dei Consiglieri. Sarà l’occasione per far circolare a tutti il lavoro svolto, fra di noi e poi alle Parrocchie, ai preti della Fraternità Presbiterale ed ai Referenti Parrocchiali. E sarà per noi occasione per un rilancio.

Infine, vi è stato un breve aggiornamento sui lavori del Consiglio Pastorale Diocesano: è stato trattato l’argomento “Il ruolo del sacerdote e la fraternità nella comunità”, mentre in seguito si discuterà sul Seminario “Quale percorso per la pastorale vocazionale e la preparazione dei preti”.

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