Giovedì 10 ottobre 2024, alle ore 20.45, presso l’oratorio di Verdello, si è riunito il Consiglio Pastorale Territoriale convocato dal Vicario Territoriale, don Alberto Caravina.
Dopo la preghiera guidata da don Cesare Micheletti, il vicario territoriale ha salutato i presenti e introdotto brevemente i lavori: questo è il secondo incontro del Consiglio Pastorale Territoriale, che segue quello del 5 luglio ove è stata ufficializzata l’istituzione del Consiglio stesso; i punti importanti della serata sono l’elezione di due membri per il Consiglio Pastorale Diocesano e la condivisione del lavoro delle Terre Esistenziali.
Per il primo punto ha preso la parola uno dei delegati della CET nel precedente Consiglio Pastorale Diocesano, il quale ha raccontato la sua esperienza: è stata un’occasione di crescita in una dimensione più ampia di Chiesa, con la presenza del Vescovo e dei rappresentanti di realtà diverse; si è lavorato su alcune tematiche specifiche (ad esempio, nell’ultimo anno sulla preghiera in vista del Giubileo 2025) con formazione, riflessione e lavori di gruppo, fino a redigere in diverse occasioni un documento finale.
Il vicario territoriale ha quindi invitato possibili candidati a presentarsi: hanno dato la loro disponibilità Angeretti Edward, Farnataro G.Luca e Moroni Chiara. Dopo che la segretaria ha informato sulle modalità di elezione, i laici hanno votato e sono stati proclamati eletti Farnataro G.Luca e Angeretti Edward, mentre Moroni Chiara e Andreoletti Silvia sono i primi due non eletti.
Conclusa la votazione, il vicario territoriale ha lasciato la parola al Moderatore don Cesare, che ha condiviso il cammino della Fraternità Presbiterale. I sacerdoti della nostra CET si incontrano i mercoledì mattina al Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano e concludono con il pranzo; questi incontri, oltre ai momenti di ritiro spirituale alla Basella, sono occasioni per stare insieme e condividere i cammini delle comunità parrocchiali. Da settembre i preti stanno facendo una riflessione sul sacramento della riconciliazione, anche in vista del Giubileo; a questo proposito, il Santuario della Madonna dei Campi sarà Chiesa Giubilare della CET e i preti si organizzeranno per garantire le confessioni al mattino, in aggiunta ai sacerdoti che già coprono il pomeriggio; è un sacramento da riscoprire personalmente e in funzione del servizio stesso. Il vicario territoriale ha informato che il Vescovo nell’anno giubilare visiterà tutte le CET e in ognuna terrà una celebrazione di speranza e misericordia, con stile festoso.
Passando all’altro punto all’ordine del giorno, è stata lasciata la parola ai membri delle TE che hanno raccontato il cammino compiuto finora.
TE Famiglia e educazione
Si tratta di un buon gruppo composto da 13 persone, alcune delle quali già coinvolte nella precedente CET mentre altri nuovi; hanno fatto 4 incontri, di cui il 1° di carattere informale per conoscersi e raccontare l’esperienza passata. Gradualmente sono emersi diversi pensieri e domande, inerenti il rapporto reciproco fra famiglie e Chiesa, le caratteristiche delle famiglie di oggi e le famiglie nuove presenti nella comunità, cosa si sta facendo e quale accoglienza, i contesti ed i servizi (scuola dell’infanzia, oratorio, …), le fragilità e le relazioni/inclusioni di chi sta ai margini, gli anziani bisognosi e le fatiche delle famiglie, le famiglie mononucleari e le solitudini, il matrimonio e la coppia di oggi, etc. In particolare: come le nostre comunità leggono le famiglie? Importante avere anche il punto di vista dei preti. Ora è da definire un tracciato di lavoro.
TE Vita sociale e mondialità
Il gruppo è di 10 persone e hanno fatto 3 incontri, il primo di conoscenza e di racconto della precedente esperienza di CET. I membri nuovi hanno potuto toccare con mano qualcosa che prima sentivano lontano, trovando persone appassionate e impegnate, e ritrovandosi nel nuovo stile di collegamento con le parrocchie, nel realizzare cose concrete e nell’osservare ciò che si incontra. Sono stati posti diversi possibili percorsi, ma il campo è molto ampio: uno dei membri, Francesca Nozza, ha raccontato l’esperienza della Settimana Sociale dei Cattolici italiani e i relativi progetti; ci sono poi il problema dell’abitare, l’Enciclica “Fratelli Tutti” con l’attenzione all’ambiente da approfondire, la Lettera Pastorale del Vescovo, che offrono stimoli con possibili ricadute sul nostro territorio. Verrà fatto un confronto con don Cristiano Re, Delegato vescovile per questa TE, per poi decidere su cosa lavorare. Sono stati condivisi anche i due incontri di formazione politica fatti il maggio scorso e l’esperienza dell’Assemblea Diocesana di settembre. Sarà sicuramente necessario mantenere l’attenzione formativa sulla partecipazione politica per giovani e adulti, come cristiani e cittadini.
TE Prossimità e Cura
Il gruppo è di 10/11 persone, tutti nuovi, e si sono ritrovati 3 volte. Il 1° incontro è stato di presentazione e sono emersi diversi dubbi; il 2° si è concentrato sulle esperienze personali e dei nostri territori e sulle domande; nel 3° sono stati messi sul tavolo diversi argomenti. I Centri di Primo Ascolto e Coinvolgimento (Cpac), le Caritas e i gruppi caritativi della CET hanno già un loro coordinamento, a cui un paio di volte hanno partecipato anche alcuni membri della TE per conoscenza e condivisione. Queste realtà intercettano alcune problematiche, ma non altre, quali le famiglie con disabili e le persone anziane sole. Si è quindi cercato di leggere quali risposte ci sono sul territorio e come la comunità cristiana si pone. Esistono servizi e associazioni che si occupano dei bisogni di base, ma non, ad es., di rendere possibile ai genitori di una persona disabile di avere una sera libera o di partecipare insieme alla Messa invece di alternarsi. Cosa si può fare? E per gli anziani soli? Ci si domanda anche se la CET sia interlocutore dell’Ambito Territoriale, che in genere si relaziona con la Caritas Diocesana Bergamasca.
TE Cultura e Comunicazione
Sono presenti 10/11 persone, tutte nuove e hanno fatto 3 incontri, anzitutto di conoscenza e poi domandandosi cosa è possibile fare, sollecitati dallo stimolo del Vescovo di essere comunicatori di speranza. Ci sono tanti modi di comunicare, come non mancano nel nostro territorio diverse iniziative ed esperienze, che tuttavia rischiano di rimanere circoscritte. Intendono quindi impegnarsi per raccogliere le varie proposte e farle conoscere portandole a tutta la CET, tramite l’utilizzo di uno specifico canale Whatsapp. Questo permetterebbe di unire le forze e valorizzare tutto ciò che le Parrocchie stanno già facendo. Prepareranno quanto necessario e chiederanno ad ogni Parrocchia di avere un referente ed alla FP un contatto diretto.
Il vicario territoriale ha preso quindi la parola per provare a trarre alcune conclusioni: ascoltandovi sono sorte tante domande e, mentre le si tengono aperte, occorre già muoversi. Come ci aiutiamo a far camminare la CET? Ognuno di voi ha competenze su alcuni aspetti, ma se guardiamo oltre escono ben altre dimensioni, e questo avviene anche con i preti. Allora tutte le TE si pongano l’obiettivo di conoscere quanto avviene nelle parrocchie e ciò che le parrocchie hanno già provato.
Cosa è la CET? Un gruppo di persone che cerca di vedere cosa c’è nel territorio e si sente autorizzato ad andare dove si dibattono certi argomenti, non solo nei nostri ambiti, ma anche fuori dalla Chiesa. Si tratta cioè di essere cittadini con le antenne.
L’obiettivo della serata era di raccontarsi e darsi una mano; oltre a porsi le grandi domande ed a partire dalla conoscenza delle parrocchie, le TE si impegnino a costruire alcune micro risposte ad aspetti che le Parrocchie non sono in grado di dare (es. sensibilizzazione alla politica per giovani e adulti), a partire da luoghi ed enti con cui dialogare e con cui costruire progetti (es. ACLI).