Dopo un percorso di riflessione e condivisione che ha interessato a vari livelli la Diocesi di Bergamo negli ultimi due anni pastorali, il vescovo Francesco ha ufficialmente costituito, in sostituzione dei precedenti Vicariati, le Comunità Ecclesiali Territoriali: ognuna di esse rappresenta un’articolazione diocesana che comprende parrocchie, unità pastorali, fraternità presbiterali, comunità di vita consacrata e aggregazioni laicali, presenti in un’area geografica definita.
La Comunità Ecclesiale Territoriale si propone come fine primario di promuovere, alimentare ed elaborare il rapporto tra comunità cristiana e territorio, inteso come rappresentazione dei mondi vitali, istituzionali, sociali, culturali, relazionali, costituiti da ogni persona nella sua singolarità e nelle sue relazioni, nella speranza di generare insieme condizioni e forma di vita autenticamente umane alla luce del Vangelo.
La nostra parrocchia fa parte della CET 13 Stezzano-Verdello: essa è formata da 9 parrocchie (Azzano San Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Stezzano, Verdellino, Verdello, Zanica e Zingonia), per un totale di 62.187 abitanti, e da un’unica fraternità presbiterale, composta da 24 sacerdoti.
Il primo atto ufficiale della CET 13 è avvenuto presso l’oratorio di Stezzano venerdì 1° marzo con la costituzione del Consiglio Pastorale Territoriale.
La riunione è stata aperta dalla preghiera con l’invocazione allo Spirito Santo, al termine della quale il Vicario territoriale don Alberto, parroco di Azzano San Paolo, ha ribadito che l’obiettivo delle CET è quello di curare il rapporto tra la comunità cristiana e il territorio dove l’uomo vive. Ha quindi dato lettura dello Statuto della Comunità Ecclesiale Territoriale e ha chiesto ai presenti di confermare l’accettazione della nomina a componenti del Consiglio Pastorale Territoriale.
Dopo un’attività di conoscenza tra i membri presenti, don Alberto li ha invitati a partecipare alla Prima Assemblea Diocesana dei Consigli Pastorali Territoriali con il vescovo Francesco, fissata per il successivo sabato 9 marzo, e ha chiesto a ognuno, in vista della successiva riunione, di provare a individuare, in base alle esperienze e competenze personali, qualche aspetto del nostro territorio su cui sarebbe importante iniziare a lavorare.